Le India Pale Ale, comunemente abbreviate in IPA, sono una tipologia di birra ad alta fermentazione originario e tipico della Gran Bretagna. Si caratterizza per un tenore alcolico leggermente superiore rispetto alle tradizionali birre inglesi, un colore tra il rame e l’ambrato e una decisa luppolatura che ne caratterizza sia il gusto sia il profumo. Andiamo a scoprire qualcosa di più su questa tipologia di birra che tanto successo ha riscosso negli ultimi anni.

Storia della India Pale Ale

La storia di come nasce lo stile IPA è abbastanza curiosa e merita una piccola spiegazione. Se qualcuno ha dubbi sul cosa significa il termine India Pale Ale e cosa centri l’India con una birra tipicamente inglese, abbiamo subito una risposta.

Durante l’800 il Regno Unito controllava immensi territori oltre mare, tra cui la ricca colonia dell’India. Numerosi soldati e funzionari inglesi erano stazionati laggiù per amministrare e governare i possedimenti della Corona. Non volevano però rinunciare alle abitudini e ai piaceri dell’essere inglesi, tra cui la amatissima birra. Litri e litri di birra confluivano quindi dalla madrepatria verso il sub-continente indiano a bordo delle navi da carico britanniche. Il lungo viaggio, la salsedine e le alte temperature all’interno della stiva provocavano il deterioramento o peggio l’infezione della birra che giungeva a destinazione in condizioni disastrose.

Non c’è soldato più scontento di quello che non ha di che ubriacarsi. Così i birrai inglese si ingegnarono a trovare una soluzione per far si che la birra si conservasse più a lungo sopportando le difficoltà del trasporto e mantenere felici e contente le truppe di Sua Maestà. Modificarono quindi leggermente la ricetta della tradizionale Pale Ale aumentandone il volume alcolico (più alcool significa maggiore resistenza alle infezioni della birra) e incrementando il quantitativo di luppolo, usato per conferire amaro alla birra ma anche come antiossidante e antibatterico naturale.

Fu così che nacque la India Pale Ale, ovvero la Pale Ale dedicata al consumo nella colonia indiana, il cui nome fu coniato per la prima volta nel 1835 dal giornale Liverpool Mercury.

Descrizione e caratteristiche

Le birre in stile India Pale Ale hanno delle caratteristiche molto nette che le rendono facilmente riconoscibili dalle altre tipologie birrarie. All’aspetto si presentano di un colore tra il rame e l’ambrato carico, dovuto all’utilizzo di malti inglesi di tipo “Caramel”. La maggior parte di loro risulta pulita e trasparente, anche se alcune versioni molto luppolate (soprattutto se in dry-hopping) possono presentare una velata opacità.

La schiuma è presente e persistente, di colore bianco e leggermente pannosa. Al naso si percepiscono aromi fruttati derivanti dalla fermentazione, come pesca e frutta gialla, o derivanti dal malto come biscotto e caramello. Immancabile e spesso preponderante è il contributo del luppolo, usato anche in fase di dry-hopping, che conferisce al naso sentori di erba, resina o floreali.

La città di Burton-On-Trent è stata per anni la maggiore produttrice di India Pale Ale tanto da caratterizzarne per sempre la ricetta. Una varietà particolare di IPAs è infatti prodotta con un tipo di acqua molto pesante ad alto contenuto di solfati, proprio come quella presente nella città di Burton che veniva utilizzata per la produzione della India Pale Ale.

Proprio per questo motivo, un leggero tocco solforoso può essere percettibile in queste birre, ma più frequenti e decise sono le note dolci del malto, seguite da una chiusura pulita e amara del luppolo.