La birra non “scade” ovvero non diventa pericolosa per la salute. Naturalmente va conservata nel migliore dei modi, in assenza di luce e a temperature non troppo elevate. Tende a perdere alcune sue caratteristiche organolettiche, l’aroma e il sapore con il passare del tempo non saranno di certo più quelli di quando la birra artigianale è stata preparata.
L’aroma del luppolo, ad esempio, si degrada con il passare del tempo, allo stesso modo può variare anche il corpo della birra, ovvero potrebbe diventare per così dire più “secca” a causa dell’azione dei lieviti che con il tempo possono modificare anche gli zuccheri complessi come le destrine.
Non c’è un periodo definito come risposta, dipende da molti fattori variabili come, ad esempio, dal grado alcolico, dalla corposità della birra e dalla luppolatura.
Essa raggiunge il massimo della sua freschezza e del suo sapore durante i primi mesi dopo l’imbottigliamento, ma poi le cose iniziano lentamente a declinare.
I sapori iniziano ad affievolirsi, comincia il processo di ossidazione e la struttura proteica che conferisce alla birra la sua tipica corposità inizia a disfarsi.
Ma parlare di scadenza birra artigianale è un po’ fuorviante. Direi che non è corretto. la verità è che non accade che vada male o che berla diventi poco sicuro. È solo che inizierà ad avere un sapore piatto, scialbo e poco gradevole.
Per quanto tempo una birra rimanga fresca e quanto in fretta diventi sgradevole dipende dal tipo di birra.
La maggior parte delle birre artigianali conservate ad una temperatura stabile e lontano dalla luce diretta si manterranno per circa un anno prima di iniziare a cambiare.
Prova anche a cercare sull’etichetta la data di imbottigliamento o la data di scadenza della birra artigianale. Molte fabbriche di birra hanno iniziato ad aggiungere questo tipo di informazioni per la nostra utilità.
Alcune birre, in particolare quelle condizionate in bottiglia, che hanno una gradazione alcolica pari o maggiore a 9%, possono essere invecchiate per più di un anno.
Sono sottoposte allo stesso declino, sia in termini di sapore che di struttura, ma questo in realtà è stato calcolato, per migliorare il sapore della birra stessa. L’amarezza del luppolo svanisce intanto che i malti assumono un sapore più profondo e mieloso.
Emergono altri sapori che magari prima non erano percettibili. Potrebbe essere un esperimento interessante mettere via qualche bottiglia di una birra forte come una barley-wine o una birra scura invecchiata in botte, e poi aprirne una ogni tanto, a distanza di qualche mese!
Se tali alterazioni siano positive o negative dipende dal prodotto: in ogni caso, bere birra scaduta non lede la salute del consumatore, tutt’al più potrebbe nuocere al palato qualora aromi e sapori risultassero intaccati. In generale è quindi meglio consumare il prodotto a distanza di pochi mesi dalla sua produzione ed, eventualmente, confrontarlo con un suo “alter ego” un po’ più invecchiato